Campo di concentramento di Varsavia

5 agosto 1944: partigiani accanto a prigionieri nel campo di Gęsiówka

Il campo di concentramento di Varsavia (in tedesco Konzentrationslager Warschau, o semplicemente KZ Warschau, colloquialmente noto come Gęsiówka[1]) è stato un campo di concentramento della Germania nazista nella Polonia occupata che operò tra il luglio 1943 e il luglio 1944. Era situato internamente al ghetto di Varsavia.

Nel corso della sua operatività, si stima che siano stati ospitati circa 8000-9000 prigionieri usati in condizioni durissime come forza lavoro per lo smantellamento degli edifici del ghetto[2]. Si stima che circa 4000-5000 prigionieri siano morti nel campo, nella marcia della morte per il trasferimento finale a Dachau o nella rivolta di Varsavia[2]

Negli anni 1970 è stata proposta una teoria per cui il campo sarebbe stato un campo di sterminio per polacchi non ebrei, avanzata dal giudice Maria Trzcińska e secondo la quale sarebbero state uccise 200000 persone[3]. Questa teoria non ha trovato riscontro nelle fonti e non è accettata dagli storici[3][4].

  1. ^ Dal nome della via cui si trovava, vedi Finder 1999, p. 1512
  2. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Finder-1514
  3. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore lrb2019
  4. ^ La grande bufala di Wikipedia sul campo di sterminio a Varsavia, su Il Post, 4 ottobre 2019. URL consultato il 4 ottobre 2019.

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